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I 7 CHAKRA

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Vi propongo questo bell'articolo tratto dal sito visioneolistica.it nel quale sono stati sintetizzati i concetti espressi nel libro “Il settimo senso” di Nader Butto. 

L’autore ha illustrato e chiarito diverse leggi universali ed ha approfondito il mondo energetico, realizzando una fusione fra i diversi aspetti della vita: fisico, mentale e spirituale.

Dal testo di N. Butto vengono descritti i 7 chakra e le relazioni che hanno con organi, personalità,  caratteristiche psicofisiche.

Vengono anche indicate alcune delle migliori pratiche e tecniche per riequilibrare i chakra.

 

  • Cosa succede ad una persona se un determinato chakra è aperto, bloccato o chiuso?

  • Qual è la relazione tra i chakra e la malattia?

  • Come possiamo riequilibrare i chakra e il nostro campo energetico?

COME EQUILIBRARE I CHAKRA

 

Ecco alcune discipline e pratiche grazie alle quali è possibile lavorare sul corpo energetico per riequilibrare i chakra e il flusso di energia nell’organismo.

Pratiche e discipline che servono per riequilibrare il corpo energetico e, in generale, per ripulire l’aura e i “corpi sottili”:

  • Agopuntura:     la medicina più antica del mondo attraverso la quale è possibile sboccare il flusso di energia nei meridiani e riequilibrare i centri energetici;

  • Yoga:     la disciplina principe che racchiude l’antica saggezza dei maestri spirituali indiani grazie alla cui pratica è possibile mantenere in armonia l’energia vitale e riequilibrare i chakra attraverso la pratica della Asana;

  • I 5 tibetani:     una serie di esercizi che derivano dallo yoga, ideali per sbloccare l’energia stagnante ed aumentare il livello energetico del corpo;

  • Pranayama:     grazie al respiro consapevole è possibile sciogliere blocchi energetici attraverso precisi esercizi di respirazione guidata;

  • Terapia del suono:     attraverso al suono è possibile armonizzare l’energia, grazie all’ascolto di determinate frequenze (come ad esempio la musica a 432 Hz) o all’uso di strumenti armonici;

  • Mantra:     anche il suono dei mantra agisce a livello energetico grazie al potere delle vibrazioni sonore dei sacri canti indiani e tibetani;

  • Reiki:     una delle più conosciute tecniche per lavorare sul corpo energetico in modo molto profondo;

  • Meditazione:     la pratica  della meditazione  associata alle visualizzazioni mentali, è una tecnica molto utile da poter svolgere in autonomia, anche attraverso le meditazioni guidate;

  • Cristalloterapia:     l’uso di pietre minerali e cristalli per armonizzare l’energia dei chakra è una delle pratiche più antiche;

  • Aromaterapia e floriterapia:     l’uso dei Fiori di Bach e degli oli essenziali per il riequilibrio dei chakra sono tecniche efficaci che agiscono sulle energie sottili;

  • Pulizia dell’aura:     una tecnica che utilizza la radioestesia per rintracciare e liberare il nostro campo energetico dagli accumuli di energia, dolore, bloccati.

Oggi esistono dispositivi biotecnologici che lavorano sul corpo energetico attraverso frequenze, per esempio come HEALY, che consente di lavorare sulla gran parte dei blocchi che sono stati descritti per ciascun chakra.

È possibile operare anche attraverso l’utilizzo della radioestesia, che permette di rintracciare e liberare il nostro campo energetico dagli accumuli di energia bloccata.

Sono tutte tecniche efficaci che in particolare lavorano sulle forme pensiero, aggregati energetici “aggrappati” alla nostra aura.

Insomma, sia con tecniche manuali che con l’ausilio della tecnologia è possibile andare a lavorare in modo sottile su noi stessi per il nostro benessere olistico.

1° CHAKRA   (Muladhara)

Il primo chakra è posizionato al centro del coccige.

È legato alla quantità di energia vitale del fisico e determina il desiderio e la volontà della persona di vivere in modo fisico e materiale.

Costituisce un fondamento essenziale per il resto dei centri energetici dato che quello che consente l’energia terrestre di raggiungere la nostra struttura energetica Vitale.

Il primo centro influisce sui bisogni primari per la sopravvivenza fisica che si manifesta sia con la preoccupazione di ottenere cibo e beni materiali, sia con il bisogno sessuale come scopo della continuità della specie.

L’energia del primo Chakra è di colore rosso e si concentra nel corpo fisico soprattutto nelle strutture con un aspetto solido come ossa, muscoli, colonna vertebrale, unghie, denti, midollo osseo e sangue.

Gli organi legati a questo centro energetico sono i reni, gli uretri e le ghiandole surrenali.

Se questo Chakra è ben aperto la persona gode del mondo materiale vive in armonia con la terra, se non è bilanciato, e ciò avviene per la sofferenza continua di una mancanza materiale, la persona si sentirà poco sicura nel campo materiale.

Un blocco di questo centro potrebbe essere causato da un conflitto profondo di territorio che viene considerato un conflitto esistenziale.

Non necessariamente deve esserci un conflitto esistenziale profondo per chiudere questo centro, infatti nei bambini e nei ragazzi basterebbe una continua mancanza materiale.

Le persone che hanno questo centro chiuso, passano tra la gente senza essere avvertiti e hanno la testa fra le nuvole, sono molto sensibili e si spaventano facilmente, sono continuamente stressati e con un senso di insicurezza in sé stessi negli altri.

Dal punto di vista fisico, la loro vitalità è bassa e hanno la pelle pallida, possono avere dei segni di sofferenza negli organi del primo segmento come i reni che risultano spesso indeboliti soggetti a calcoli renali, a causa della mancanza di energia in quegli organi.

2°   CHAKRA   (Svadhishthana)

È il centro del sesso.

Il Secondo Chakra è legato all’attività sessuale e se è aperto è permette di riceve e dare amore.

La sua quantità e qualità di energia viene determinata durante la fase di sviluppo, poiché il contatto fisico da parte dei genitori ai figli è di grandissima importanza e viene considerato come equivalente dell’amore sessuale.

Quindi dal punto di vista qualitativo, l’equilibrio di questo centro è determinata dall’energia ricevuta in maniera equilibrata dai genitori stessi.
Lo squilibrio energetico ricevuto, o dal padre o dalla madre, terminerà in un’aberrazione del comportamento sessuale, portando all’omosessualità o al lesbismo.

Questo centro è in rapporto con il desiderio sessuale e con il dare e ricevere piacere:

 

  • Se questo centro è aperto la persona ha molta forza e vitalità sessuale che vengono espressi in maniera naturale.

  • Al contrario, se il secondo chakra è bloccato o scarico, si presentano conflitti, inibizioni, malattie e disagi legati alla zona sessuale, in modo differente nell’uomo e nella donna.

L’energia del secondo chakra è di colore arancio e gli organi collegati al secondo chakra sono:
 

  • Nella donna: vagina e uretra, parte dell’ultimo tratto dell’intestino crasso, l’utero, ovaie e vescica urinaria;

 

  • Nell’uomo: testicoli, pene, prostata, uretra, vescica urinaria, retto, vescicola seminale e ghiandola di Copper.

Il blocco del centro sessuale può essere collegato ad un conflitto sessuale ma anche da traumi infantili:

 

  • Nei bambini che sono stati inibiti in modo aggressivo al fine di evitare la masturbazione, ma anche i bambini che sono stati sollecitati in maniera ossessiva nella pulizia dei genitali.

3°   CHAKRA   (Manipura)

È il centro del plesso solare.

Attraverso questo centro energetico sentiamo le persone attorno a noi e i nostri sentimenti verso gli altri.

 

Il colore associato a questo centro è il giallo.

 

Con questo chakra aperto riusciamo ad amare e a godere della gente che vive attorno a noi, ci troviamo a nostro agio nella società e proviamo sentimenti d’amore, rispetto, perdono verso gli altri.

 

Allo stesso modo, attraverso questo centro energetico, riceviamo energia degli altri godendo di loro e ricambiandoli con il nostro amore.

 

Se il plesso solare è bloccato i sentimenti positivi (come gioia, autostima, fiducia) si trasformano in negativi, dando spazio all’odio alla gelosia, alla paura.

La causa più frequente del blocco del terzo chakra è rappresentato da un trauma fisico avvenuto nel passato, che ha causato una sensazione di pericolo o di danno al corpo fisico (ad esempio una lesione o un conflitto sociale).

Un blocco completo di questo centro per una profonda paura, porta ad uno stato depressivo e apatico, di trascuratezza totale dello stato di salute, creando le condizioni propizie per lo sviluppo del cancro nella cavità addominale.

Sempre sul piano fisico, un blocco del terzo chakra può indurre malattie come l’ulcera gastrica, morbo di Crohn, gastrite, anemia perniciosa, colon irritabile, colite ulcerosa, iperglicemia o ipoglicemia, coliche; ma anche problemi alla schiena, ernia al disco a livello lombare, distorsione della colonna vertebrale.

Se il blocco energetico è causato da eccessive emozioni o da un forte conflitto inaspettato vissuto con l’isolamento, provoca uno stato di mancanza energetica che può generare ingrossamento della milza, cisti al pancreas, cancro allo stomaco e al fegato.

4°   CHAKRA   (Anahata)

È posizionato al centro del torace.

Il quarto chakra è legato al nostro ambito familiare, al rapporto con i nostri genitori, con figli, il marito o la moglie.

Attraverso questo centro amiamo i nostri cari e godiamo della loro presenza, lo scambio energetico attraverso il chakra del cuore ci da un profondo piacere nel momento dell’incontro con l’altro, poiché l’energia si moltiplica dando un senso di sicurezza e protezione.

In questo centro si incontrano l’energia proveniente dal Cielo con l’energia proveniente dalla Terra che, amalgamandosi nel cuore, creano un’energia di colore rosa (in altre tradizioni il colore del quarto chakra è il verde).

Quando questo centro è aperto, accettiamo i nostri cari così come sono e diamo loro amore incondizionato senza aspettarci nulla in cambio, perché riusciamo a sentire la luce positiva al suo interno e guardiamo il suo lato negativo con un’altra prospettiva.

Il blocco di questo centro avviene quando c’è un conflitto nell’ambiente familiare, dato che si crea una disconnessione del legame energetico d’amore, provocando una diminuzione energetica che si manifesta come tristezza e pena.


Quindi il conflitto di separazione o abbandono è la causa più frequente della maggior parte dei blocchi del quarto chakra.

Ogni sensazione di abbandono crea un blocco nel quarto cento energetico, anche se l’abbandono non è stato provocato intenzionalmente, come nel caso della morte di un coniuge o di un figlio, della separazione o del divorzio.

Quando questo centro è chiuso la persona perde il contatto d’amore con i membri della famiglia.

Infatti il blocco energetico causato da un conflitto in famiglia cambierà il suo senso d’amore verso tutto il nucleo familiare.

Con il quarto Chakra bloccato la persona perde il piacere di stare in famiglia e in particolare i ragazzi sentiranno il desiderio di staccarsi il più presto possibile dai genitori, a causa del poco amore ricevuto.

 

Il blocco completo di questo centro fa perdere qualsiasi interesse verso i figli, il coniuge e la casa, fino ad arrivare all’apatia e all’indifferenza completa nei confronti della famiglia.

Dal punto di vista fisico l’organo colpito dipenderà dalla qualità dell’abbandono e dal membro della famiglia abbandonato:

  • L’abbandono da parte di genitore colpisce la struttura profonda del torace, i bronchi, le coronarie, il miocardio e le valvole cardiache.

  • Un abbandono da parte dei figli provoca nei genitori una patologia ai seni.

  • Una paura di abbandono di tutta la famiglia per la propria morte, crea una patologia nei polmoni.

  • L’abbandono da parte della mamma può causare una polmonite al lato sinistro, mentre se avviene da parte del padre la provocherà al lato destro.

  • La paura di amare per paura dell’abbandono, crea delle reazioni di difesa colpendo il pericardio.

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