Ieri sono stato intelligente quindi volevo cambiare il mondo ...
... oggi sono saggio quindi mi sto cambiando.
R u m i
CASHFLOW
Robert Kiyosaki

Il CASHFLOW (flusso di cassa) è un gioco progettato da Robert Kiyosaky
per insegnare come si lavora con il denaro ...
... con i flussi finanziari.
Durante il gioco, s'impara cosa signica essere influenzati dai conti, delle entrate / uscite, dal bilancio.
Come seguire i flussi di cassa per viaggiare sulla strada che porta alla ricchezza ...
... come aumentare la liquidità mensile ...
... cosa fare perchè la colonna delle entrate (attività) superi quella delle spese mensili (passività).
Con questo apprendimento, si esce dalla corsa al successo e si prende la superstrada.
Il gioco riflette il comportamento della persona ...
... si trasforma istantaneamente in informazione e da lì in consapevolezza.
Il gioco ...
"Assomiglia ad una gigantesca mappa del Monopoli con un topone ben vestito che campeggia nel mezzo del percorso. A differenza di Monopoli, però, sono tracciati “due” percorsi: uno interno e l’altro esterno. L’obiettivo del gioco consiste nell’uscire dal vicolo interno – ciò che Kiyosaki definisce la Corsa del topo – per innestarsi in quello esterno, detto Corsia finanziaria veloce. A suo avviso, quest’ultima simula il modo in cui, nella vita reale, si comportano i ricchi".
Kiyosaki quindi analizza la Corsa del topo:
"Se analizzate la vita di una persona di media istruzione, che lavora molto, individuerete un percorso standard.
Nasce un figlio, che poi va a scuola.
Gli orgogliosi genitori sono contenti perché il loro bimbo eccelle, prende voti discreti, se non proprio buoni, e viene accettato all’università.
Il ragazzo si laurea, magari si iscrive a un master, dopo di che agisce come previsto: cerca un buon lavoro, punta al posto fisso.
Lo trova (come medico, avvocato, ecc.) e fa carriera, oppure si arruola nell’esercito o riesce a entrare nell’amministrazione pubblica.
Di solito, comincia a guadagnare bene, gli arriva a casa un gran numero di carte di credito, per cui inizia anche a spendere con una certa profusione, se non lo ha già fatto.
«Avendo soldi da spendere, il ragazzo frequenta locali dove incontra altri suoi coetanei, dà loro appuntamento e poi, forse, si sposa.
Per lui, la vita diventa meravigliosa, anche perché oggi lavorano sia gli uomini sia le donne.
Avere due redditi in casa è una benedizione.
La coppia si sente realizzata, il futuro è radioso, e allora decide di comprare una casa, un’auto e la televisione, di andare spesso in vacanza e di avere dei figli.
Arriva un bel frugoletto.
La necessità di contanti è enorme.
La coppia felice decide che la carriera è una cosa troppo importante, perciò inizia a faticare di più, a chiedere promozioni e aumenti di paga.
L’aumento viene concesso, ma poi arriva un altro erede, da cui la necessità di una casa più ampia.
Allora, lavorano ancor più duro, diventano impiegati migliori, impegnandosi allo stremo.
Tornano perfino sui banchi di scuola per ottimizzare le qualità professionali, sempre con lo scopo di spuntare uno stipendio maggiorato.
Uno dei due potrebbe addirittura cercare un secondo lavoro.
Il reddito famigliare sale ancora, ma cresce anche lo scaglione dell’imponibile fiscale, come la tassa immobiliare sulla casa (più grande) e quella per i servizi sociali, nonché tutte le altre imposte.
Riscuotono una bella busta-paga, ma si chiedono dove spariscano tutti i soldi.
Comprano fondi comuni d’investimento e generi alimentari con la carta di credito.
I figli cominciano ad avere cinque o sei anni, perciò aumenta il bisogno di risparmiare per mandarli a scuola (fino all’università), oltre a quello di pensare alla pensione.
La coppia felice, nata trentacinque anni fa, è ormai intrappolata nella Corsa del topo per il resto dei suoi giorni lavorativi.
Lavorano per i proprietari dell’azienda in cui sono impiegati, per le tasse che mantengono lo Stato, per pagare le carte di credito ed estinguere il mutuo immobiliare contratto con la banca.
Intanto, ammoniscono i figli a studiare sodo, prendere ottimi voti e trovare un posto fisso.
Non imparano niente sul denaro, ma molto su chi si approfitta della loro ingenuità, finendo per faticare come degli schiavi per tutta l’esistenza.
Il processo si tramanda alla generazione seguente di “grandi lavoratori.
Questa è la Corsa del topo».
L’unica maniera per sfuggire a questa trappola consiste nel dimostrare di essere bravi in ragioneria e negli investimenti,
Un test finanziario si trasformava rapidamente in un pomeriggio divertente.
Il processo istruttivo è messo in secondo piano così, mentre ci s'impegna ad uscire dalla Corsa del topo, non ci si accorge di imparare cose nuove".
La parte tra virgolette è tratta dalla introduzione al libro di Robert T. Kiyosaki,
Padre ricco padre povero: quello che i ricchi insegnano ai figli sul denaro (Italian Edition).
Gribaudi. Edizione del Kindle.
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